27 e 28 agosto 2022 Traversata del Gruppo Sella Gita Sezionale al nostro Rifugio F. CAVAZZA al Pisciadù
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Come ormai tradizione annuale, viene riproposto un weekend al Rifugio F. CAVAZZA. Il Sella è un gruppo montuoso delle Dolomiti ed è caratterizzato da un altopiano che si trova sulla sua sommità e dal quale emerge il suo punto più alto (PIZ BOÈ - 3.152 mt slm). Alcuni lo definiscono un castello di roccia dalle forme spettacolari che cambia aspetto ad ogni suo versante, altri dicono che sia un’isola grande e maestosa che mira al cielo, un punto di approdo per molte persone. In effetti le pareti che si affacciano sulle valli circostanti hanno l'aspetto di un poderoso castello, mentre sui passi si osservano depositi arenaceo-vulcanici morbidi e collinosi. Moltissime sono le scelte che si possono fare se si decide di passare una giornata sul Sella. Noi andremo al rif. Cavazza al Pisciadù, a quota 2.585 mt. Slm, di proprietà del CAI di Bologna dal 1962.
ORDINANZA CONTINGIBILE E URGENTE CHIUSURA AL TRANSITO DEL “SENTIERO DEI GESSAROLI”
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ORDINANZA N. 7 DEL 28/06/2022 OGGETTO: ORDINANZA CONTINGIBILE E URGENTE CHIUSURA AL TRANSITO DEL “SENTIERO DEI GESSAROLI” IL SINDACO Premesso che nei pressi dei civici 65 e 65/1 di via Gessi in Comune di Zola Predosa vi è stato un distacco di alcune porzioni di collina che ha causato danni a cose e l’interruzione di una porzione del sentiero CAI 102 denominato “sentiero dei Gessaroli”; Considerato che, data la presenza sul sentiero di materiale instabile determinato dal crollo, che potrebbe scivolare a valle, si evidenzia la necessità di chiudere al transito il predetto sentiero in attesa dell’eventuale disgaggio del materiale ancora incombente; Considerato che il Comune di Zola Predosa ha segnalato che per motivi di pubblica sicurezza è necessario interdire al transito il tratto di sentiero detto “Sentiero dei Gessaroli”; Dato atto che tale sentiero ricade parte nel territorio del Comune di Zola Predosa e parte nel territorio del Comune di Sasso Marconi (tratto con imbocco da via Boschi); Richiamata l’ordinanza n. 8 del 27/6/2022 del Sindaco del Comune di Zola Predosa, con la quale si dispone il divieto di transito sul “sentiero dei Gessaroli” ai fini della pubblica sicurezza; Ritenuto che ricorrono i presupposti di fatto e di diritto per l’emissione di apposita ordinanza di divieto di transito anche sulla porzione di sentiero ricadente nel territorio di Sasso Marconi; Visti gli artt. 54 comma 4 e art. 7 bis del D.Lgs. n. 267/2000 e s.m.i., col quale si stabilisce che il Sindaco, quale Ufficiale del Governo, adotta con atto motivato provvedimenti contingibili e urgenti nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento, al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana. ORDINA 1 - L'IMMEDIATA CHIUSURA AL TRANSITO DEL “SENTIERO DEI GESSAROLI” NEL TRATTO RICADENTE ALL’INTERNO DEL COMUNE DI SASSO MARCONI, dall’imbocco in via Boschi e sino a confine col Comune di Zola Predosa.
Incendi nei boschi, dal 25 giugno “stato di grave pericolosità”
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A Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini vietato accendere fuochi, proibita la pulizia di pascoli e terreni. Inasprite le sanzioni
La Protezione Civile Regionale informa:
Scatta da oggi, sabato 25 giugno, per proseguire almeno fino alla mezzanotte di venerdì 1° luglio, lo “stato di grave pericolosità” per il rischio di incendi boschivi nelle province di Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.
É stabilito il divieto assoluto di accendere fuochi o utilizzare strumenti che producano fiamme, scintille o braci; sono anche vietati gli abbruciamenti di residui vegetali e di stoppie. Nelle altre quattro province permangono le regole previste dallo “stato di attenzione”.
In una riunione di coordinamento è emersa la necessità di dichiarare l’innalzamento del rischio incendi per le cinque province citate: lo stato di grave pericolosità potrà essere prorogato, ed è plausibile che il provvedimento sia presto esteso al resto della regione. La situazione sarà nuovamente valutata martedì 28 giugno.
“Stiamo attraversano un periodo complesso, lavoriamo contemporaneamente su più fronti- sottolinea l’assessora regionale all’Ambiente e Protezione civile, Irene Priolo-. Ora c’è anche questa particolare allerta per il rischio incendi boschivi; una situazione legata indubbiamente anche alla grave siccità con cui ci dobbiamo misurare. Quest’anno peraltro abbiamo anticipato la fase di attenzione; è la prima volta che occorre adottare provvedimenti restrittivi di questo tipo già in febbraio, anziché a fine primavera o inizio estate. Ed è per questo- conclude Priolo- che è più che mai opportuno attenersi alle prescrizioni”.
All’aumento dei divieti corrisponde un inasprimento delle sanzioni. Chi viola le prescrizioni o adotta comportamenti pericolosi può subire sanzioni fino a 10mila euro. Sotto il profilo penale, è prevista la reclusione da 4 a 10 anni se l’incendio è doloso (provocato volontariamente); ma anche se l’atto è solo colposo (causato in maniera involontaria), per negligenza, imprudenza o imperizia, si può essere condannati a risarcire i danni. Va ricordato che nei territori percorsi dal fuoco, nei successivi dieci anni sono vietate la caccia, le attività agricole e la pastorizia.
Il provvedimento è stato emanato dal direttore dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, Rita Nicolini, d’intesa con la Direzione regionale dei Vigili del Fuoco e il Comando Regione Carabinieri Forestale.
Le motivazioni sono l’aggravamento di una situazione già critica da mesi, esito finale di un bilancio idrico assai negativo, dopo un lungo periodo caratterizzato da scarsità di piogge e di neve e da temperature superiori alle medie stagionali. Lo stato di grave pericolosità deriva da una valutazione tecnica, a cui concorrono vari soggetti: il centro funzionale Arpae analizza la situazione climatica e le previsioni meteo a medio termine (piogge e temperature attese, intensità della ventilazione), misurando gli indici di suscettività e di propagazione degli incendi; i Carabinieri Forestale valutano lo stato della vegetazione, mentre i Vigili del Fuoco i dati sugli incendi effettivamente registrati.
Sul sito web dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la Protezione civile è pubblicato un bollettino di informazione ai cittadini, secondo la logica del codice colore, indicata dal Dipartimento nazionale della Protezione civile.
Dal 1° luglio, presso la sede dell’Agenzia, in viale Silvani a Bologna, tutti i giorni, compresi i festivi, dalle 8 alle 20, sarà attiva la Sala operativa unificata permanente.
In caso di avvistamento di un incendio boschivo, occorre chiamare il 115 (Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco). Per la segnalazione di illeciti e di comportamenti a rischio, il numero di riferimento è il 1515 (emergenza ambientale dell’Arma dei Carabinieri-specialità Forestale).
Squadre dei Vigili del Fuoco, dei Carabinieri forestali e del volontariato di Protezione civile sono impegnate in attività di avvistamento, prevenzione, spegnimento incendi, e repressione delle violazioni.
Sottocategorie
Avvisi
AVVISO IMPORTANTE
Si comunica indisponibilità della “FERRATA DEL PLIOCENICO” ROCCA DI BADOLO per i giorni :
martedì – 30 maggio
giovedì - 01 giugno
in quanto sarà occupata per un corso/addestramento dei VIGILI DEL FUOCO.
SI PREGA DI PRENDERE NOTA
Sandro Dal Pozzo