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Orari e Tel.
La realtà della crisi climatica nell'appennino settentrionale, di cosa si è parlato all'evento TAM del 23 novembre
L'evento si è tenuto il 23 novembre presso il Circolo Montanari. Quattro alluvioni in un anno e mezzo completamente fuori da ogni serie storica,cioè da quando questi dati vengono raccolti; 60 nottimeteorologicamente definite "tropicali" nel 2023, con gli ultimi due anni che sono addirittura al di sopra della tendenza comunque sempre crescente; mappe della temperatura a falsi colori ormai virate drammaticamente sul viola, sono fra i grafici che abbiamo visto proiettati il 23 novembre, raccolti dall'Osservatorio del Clima di Arpae
https://www.arpae.it/it/temi-
dal cui sito possiamo, se vogliamo, anche accedere direttamente ai dati grezzi.
Il Settore Difesa del Territorio, DG territorio e ambiente della Regione ci mostra invece una impressionante serie di foto prima/doporelative a frane che si contano a migliaia, avvenute dopo gli ultimi eventi, anche qui tutte accessibili nel Geoportale 3D della Regione:
https://geoportale.regione.
a rappresentare situazione che necessariamente dovrà portare a rivedere la definizione di rischio frana, con impatto su tanti di noi che abitano il territorio.
In questo quadro inquietante lavora il Soccorso Alpino e Speleologico,
https://www.saer.org/
che probabilmente non ha avuto che l'imbarazzo della scelta nel proporci lefoto degli interventi di soccorso alla popolazione colpita, con i loro volontari al lavoro in strade che sembrano fiumi, di giorno e di notte, come abbiamo visto in tutti i telegiornali.
Al lavoro sono anche i tantissimi volontari che silenziosamente operano sull'agibilità dei nostri sentieri,anche se non sappiamo se, in un momento di così difficile cambiamento, sarà mai possibile tenere il passo delle forze della natura.
Il clima è in crisi, chi lo nega chissà su che fonti si basa; e come cambia la montagna? E' a tutto tondo il quadro che ce ne fa Giorgio Maresi, nostro operatore nazionale TAM oltre che ricercatore presso la Fondazione Mach di Trento: il clima ha effetto sulla vegetazione e sulla fauna più di quanto non sospettiamo (pensiamo alla tempesta Vaiadi sei anni fa, e alla devastazione anche peggiorecausata dalbostricoche ne è immediatamente seguita ed è ancora in corso; e ai tantissimi esempi, come la modifica della popolazione di funghi, variazione degli equilibri nella vegetazione, spostamento degli areali, il danno da geloper mancanza di neve, vedi il mirtillo sul Monte Cimone; alla siccitàcontrointuitivamente affiancata alle alluvioni); e ha effetto sulle funzioni ambientali, produttive, e sociali del territorio, e quindi sulle attività umane e sul rischio di abbandono; e si potrebbe continuare.
In questo contesto lavora anche la Struttura operativa Rifugi e Opere alpine (SOROA)
https://www.cai.it/
con la sua rete di Rifugi Sentinella,
https://csc.cai.it/progetti-
in prima linea su tematiche come scioglimento del permafroste i suoi effetti sul futuro stesso delle nostre montagne.
Il TGR ER intervista il nostro socio Claudio Marchesi, AE/ONV, sui rischi nella frequentazione della montagna innevata, nell'edizione delle 14 del 7 gennaio 2025.
Possiamo rivederlo qui:
AVVISO IMPORTANTE
Si comunica indisponibilità della “FERRATA DEL PLIOCENICO” ROCCA DI BADOLO per i giorni :
martedì – 30 maggio
giovedì - 01 giugno
in quanto sarà occupata per un corso/addestramento dei VIGILI DEL FUOCO.
SI PREGA DI PRENDERE NOTA
Sandro Dal Pozzo